L’Emilia Romagna è famosa nel mondo per tanti motivi, dalle eccellenze enogastronomiche come il prosciutto crudo, il parmigiano reggiano, i tortellini e l’aceto balsamico, ai grandi personaggi come Luciano Pavarotti e il poeta Ludovico Ariosto, solo per citarne alcuni. Ma chi dice Emilia Romagna, dice anche Terra dei Motori, infatti, questa terra, che da sempre ha una vocazione per le due e quattro ruote, vanta una straordinaria ricchezza di musei, collezioni e luoghi motoristici unici al mondo. Il patrimonio che si concentra in questa culla dei motori è immenso: 13 musei, 188 team sportivi tra club e scuderie, 12 collezioni private, 4 autodromi, 11 kartodromi, circuiti internazionali e splendidi itinerari in moto. Ferrari, Lamborghini, Maserati, le mitiche Morini, Malaguti e Ducati, i circuiti di Imola e di Misano, sono solo alcuni dei tanti “universi” dedicati a questa passione. Gli appassionati di questo tipo di turismo hanno solo l’imbarazzo della scelta.
Lungo la via Emilia si incontrano luoghi motoristici unici al mondo, tra i quali spicca il Museo Ferrari a Maranello, situato a poche centinaia di metri dalla fabbrica delle mitiche “rosse” e dal circuito di Fiorano. Visitato ogni anno da oltre 200.000 appassionati provenienti da tutto il mondo, il museo racconta la Ferrari di oggi e di domani, affondando le radici nella straordinaria storia del Cavallino Rampante. All’esposizione permanente dedicata alla Formula 1 ed ai Campionati del Mondo si aggiungono cinque sale che propongono mostre tematiche di notevole interesse. Ed è proprio al creatore del Marchio Ferarri che è dedicato un altro importante museo, il bellissimo MEF-Museo Casa Enzo Ferrari di Modena, un complesso museale dedicato ad Enzo Ferrari e all’automobilismo sportivo strutturato in due distinti edifici: la Casa Natale, che narra attraverso immagini, filmati inediti e preziosi cimeli la vita di Enzo Ferrari uomo, pilota e costruttore; e la galleria espositiva, che rappresenta la storia, gli attori, i luoghi e le competizioni dell’automobilismo sportivo modenese.
Il patrimonio motoristico del territorio modenese non finisce qui, infatti, sfoggia altri due importanti musei che vale veramente la pena visitare: il Museo CUP – Collezione Umberto Panini, dove è possibile ammirare una delle più belle e complete collezioni di Maserati, inclusa la A6GCS Berlinetta Pininfarina, prodotta in soli quattro esemplari e che vinse tre volte la Mille Miglia; e il Museo dell’Auto Storica Stanguellini, che ripercorre le vicende automobilistiche di questa famiglia di storici costruttori. A Sant’Agata Bolognese si trova il Museo Lamborghini, il quale ripercorre tutte le tappe salienti del marchio del Toro: un excursus di forte impatto emozionale per gli appassionati delle auto super sportive di lusso. Tra le auto esposte si segnalano: la Murciélago, la Miura SV, la 350 GT, la Countach S, la Jalpa, la Espada, la Sesto Elemento e la Reventon. Al fondatore delle macchine del Toro è invece dedicato il Museo Ferruccio Lamborghini a Funo di Argelato, nella pianura bolognese. Inaugurato nel 2001, il museo rappresenta un viaggio emozionante attraverso gli oggetti più rappresentativi che hanno contrassegnato la vita del geniale fondatore del marchio bolognese.
Per gli appassionati delle due ruote, a Borgo Panigale si trova il Museo Ducati, che ripercorre il glorioso passato del celebre marchio bolognese. Il museo offre al visitatore una duplice lettura: da un lato, le moto sono state sistemate cronologicamente secondo un percorso circolare; dall’altro, sei stanze di approfondimento tematico contengono una documentazione dettagliata sui diversi periodi storici. Qui gli appassionati possono anche visitare la fabbrica. Un altro interessante museo dedicato alle due ruote è il Piccolo Museo della Moto a Guastalla, dove è illustrato il fenomeno della motorizzazione di massa nell’immediato dopoguerra, 1945-1965. Oltre a questi musei ve ne sono anche altri meno conosciuti ma non per questo meno interessanti, tra i quali vanno segnalati: il Museo dell’Automobile e annessa Scuderia a San Martino in Rio, dove trovano posto una quarantina di vetture, una decina di moto e qualche bici; e il Museo Demm Motociclomotoristico, dove sono esposti circa 50 modelli di moto da competizione e da turismo e ciclomotori prodotti dalla ditta Demm fra il 1952 ed il 1982, motori sezionati, disegni esplosi degli stessi, motori per uso industriale, automobilistico e motociclistico corredati da un percorso tecnico-storico.
Tra le Collezioni Private merita assolutamente una visita la Collezione Righini a Panzano di Castelfranco Emilia, dove è custodita una tra le collezioni d’auto più importanti d’Italia. Fra gli esemplari in mostra spiccano: la “815 Auto Avio Costruzioni” del 1940, nota per essere la prima auto costruita da Enzo Ferrari quando ancora non esisteva la sua fabbrica; e la Fiat “Chiribiri” del 1912. Tra le altre Collezioni Private della Motor Valley vanno segnalate: la Collezione Nello Salsapariglia a Pieve Rossa di Bagnolo in Piano, dove è possibile ammirare favolosi pezzi unici tra 150 motociclette d’epoca dal 1898; la Collezione Parmeggiani a Maranello, ricca soprattutto di Moto Guzzi, con alcuni pezzi notevoli come la 500 cc bialbero di Mandolini e la 350 Monoalbero da record di Lorenzetti; la Collezione Battilani a Imola, che riunisce numerose moto d’epoca prodotte da case italiane e straniere tra gli inizi del Novecento e il 1945, tutte restaurate da Benito Battilani; e la Collezione Bruno Nigelli a Monte San Pietro, con oltre 300 moto che raccontano la storia della Bologna motociclistica.
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