La città di Reggio Emilia vanta numerosi palazzi storici di grande interesse architettonico e culturale. Qui ne abbiamo selezionati sette che vi consigliamo vivamente di visitare.
Palazzo del Comune
Se parliamo di palazzi storici a Reggio Emilia non possiamo non menzionare il Palazzo del Comune. Situato in Piazza Prampolini, nei pressi del Duomo, fu edificato tra il 1414 e il 1417 e successivamente ampliato. Sede delle istituzioni di Reggio Emilia fin dal 1434, è uno degli edifici più importanti della città. La facciata, ricostruita nel 1774 su progetto di Ludovico Bolognini, è caratterizzata dalla presenza di un vasto portico a tre arcate alla serliana, sostenute da colonne in stile tuscanico. Alcune sale interne sono impreziosite da dipinti ottocenteschi. Il palazzo, essendo sede municipale, non è visitabile liberamente. Tuttavia da esso si accede alla Sala del Tricolore (visitabile negli orari di apertura del Museo del Tricolore), dove il 7 gennaio del 1797 i rappresentanti delle città libere di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara proclamarono la Repubblica Cispadana, adottando il vessillo che divenne poi bandiera nazionale.
Palazzo San Giorgio
Ubicato lungo Via Farini, all’angolo di un’antica insula romana, Palazzo San Giorgio fu fatto costruire nella prima metà del XVIII secolo dai Gesuiti per istituirvi un collegio e diversi tipi di scuole. Il progetto fu affidato all’architetto bolognese Giuseppe Torri. Quando nel 1773 i Gesuiti furono soppressi, passò ai canonici regolari del Santissimo Sacramento. Soppresso anche quest’ordine, servì per scuole pubbliche, archivio e biblioteca fino alla restaurazione degli Estensi (1814) che consentì il ritorno dei Gesuiti e la riapertura delle loro scuole. Nel 1859 passò al Comune. Attualmente è sede della Biblioteca Comunale Antonio Panizzi ed è visitabile durante gli orari di apertura della stessa.
Palazzo Magnani
Un altro palazzo storico di Reggio Emilia è Palazzo Magnani, un piccolo scrigno dove l’antico e il moderno si fondono per dare spazio ad arte, dialogo e socialità. Situato lungo Corso Giuseppe Garibaldi, fu fatto erigere nella seconda metà del XVI secolo dai Conti Becchi. Agli inizi dell’Ottocento venne ceduto ad un’altra famiglia nobile, i Chioffi, che ne promossero restauri importanti, dandogli la configurazione attuale. Dopo diversi passaggi di proprietà, nel 1917 venne acquistato da Giuseppe Magnani che alla sua morte, avvenuta nel 1960, trasferì la proprietà al figlio Luigi, collezionista d’arte e musicologo. Alla morte del professor Magnani, venne acquistato dalla Provincia di Reggio Emilia. L’edificio presenta una facciata di impostazione neoclassica e propone al piano rialzato una sequenza di bugnato con due ordini di finestre separati dal grande portone centrale. Il palazzo è sede di mostre ed è visitabile solo in occasione di mostre ed eventi programmati.
Palazzo Salvador Allende
Sempre lungo Corso Giuseppe Garibaldi, e precisamente di fronte alla Basilica della Beata Vergine della Ghiara, si trova Palazzo Salvador Allende, detto anche Palazzo Ducale. Fu eretto, su progetto dell’architetto Pietro Armani, alla fine del XVIII secolo come sede del Governatore sul sito di un preesistente monastero (fondato nel 1260), e rimodellato nelle forme attuali, con accesso alle tre corti interne, dall’architetto Pietro Marchelli tra il 1838 e il 1845. Il palazzo è visitabile nelle parti aperte al pubblico durante gli orari di apertura di Prefettura e degli uffici della Provincia di Reggio Emilia. La sala del Consiglio provinciale è decorata da belle tempere del pittore reggiano Prospero Minghetti.
Palazzo da Mosto
Palazzo da Mosto è una delle più significative dimore reggiane quattrocentesche. Il palazzo fu voluto da Francesco da Mosto, alto funzionario ducale, che acquistò la dimora nel 1472 e la trasformò da “domus” in “palatium”. Alla morte di Francesco, passò sotto vari proprietari fino al 1857, quando venne rivelato da Pietro Manodori per aprirvi un asilo infantile gratuito (aperto fino al 1991). Nel XX secolo è diventato un ospedale e un luogo di rifugio durante la guerra. Notevole il cornicione con tondi di teste virili in terracotta mentre all’interno si conservano gli antichi cassettoni lignei dipinti e tracce di decorazioni pittoriche originali. Oggi, di proprietà della Fondazione Manodori e gestito dalla Fondazione Palazzo Magnani, ospita eventi, mostre e attività.
Palazzo Fontanelli Sacrati
Ubicato in Via Emilia San Pietro, Palazzo Fontanelli Sacrati è uno dei fiori all’occhiello del patrimonio architettonico del centro storico di Reggio Emilia. La prima data di costruzione risale al 1492, quando i fratelli Fontanelli ristrutturarono un edificio preesistente appartenuto ai Da Correggio. Negli anni 1928-29 ha subito interventi di restauro “di ripristino” che hanno interessato soprattutto la facciata e il cortile interno. Particolarmente degni di nota sono il salone principale impreziosito da un regale soffitto a cassettoni, l’antico pozzo in marmo di Verona al centro del cortile, la lanterna e il cancello in ferro battuto dell’artista reggiano Giuseppe Bagni. Il palazzo è aperto in occasione di eventi mentre il cortile interno, durante il giorno, è sempre visitabile.
Palazzo Spalletti Trivelli
A pochi passi da Palazzo Fontanelli Sacrati, all’angolo fra Via Emilia San Pietro e Via San Nicolò, si trova Palazzo Spalletti Trivelli, noto anche come Palazzo Guicciardi. Di origine quattrocentesca, venne acquistato nel 1685 dalla famiglia Guicciardi, che ne commissionò una prima ristrutturazione all’architetto Giovanni Maria Ferraroni. Fu poi restaurato nella prima metà del XIX secolo dall’architetto Pietro Marchelli, in concomitanza con il passaggio di proprietà alla famiglia Spalletti Trivelli. Oggi è sede del Credito Emiliano (Credem), che l’ha acquistato nel 1940. L’apertura del palazzo è prevista per mostre ed eventi o su prenotazione. La visita comprende: il sito archeologico dell’antica Regium Lepidi, con le vestigia del Foro della città romana; la collezione di pittura antica emiliana dal XVI al XVIII secolo e opere d’arte del XIX e XX secolo; e la raccolta d’arte orientale.
Foto principale © Paolo da Reggio~commonswiki | Foto galleria fotografica © Reggio Emilia Welcome
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