I Borghi più belli d’Italia” è un’associazione nata nel 2002 con lo scopo di valorizzare e promuovere il grande patrimonio di storia, arte e cultura presente nei piccoli centri italiani. Ne fanno parte oltre 350 borghi selezionati e certificati. Nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza attualmente sono 6 i borghi che possono fregiarsi di questo prestigioso riconoscimento. Scopriamo insieme quali sono!

GUALTIERI

Situato nella bassa reggiana, Gualtieri è un piccolo borgo ricco di testimonianze storiche, di luoghi e di racconti da scoprire. Non da meno sono i paesaggi, perfetti per escursioni in bicicletta e avventure sull’acqua. Rivendica la propria origine medievale ma urla soprattutto uno strabiliante sviluppo rinascimentale. Il cuore del paese è la scenografica Piazza Bentivoglio progettata da Giovan Battista Aleotti, “una delle più belle piazze d’Italia” secondo lo storico dell’arte Cesare Brandi. Su di essa affacciano la Torre dell’Orologio, la Collegiata di Santa Maria della Neve e Palazzo Bentivoglio. Quest’ultimo in particolare è uno scrigno di tesori come il magnifico Salone dei Giganti, affrescato con scene tratte dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, o il Museo Antonio Ligabue, dedicato ad uno dei più celebri pittori naïf d’Italia che proprio a Gualtieri visse gran parte della sua vita. Lasciata la piazza, restano da vedere la Chiesa dell’Immacolata Concezione, la Chiesa di Sant’Andrea e la Casa Museo Antonio Ligabue.

MONTECHIARUGOLO

Tra la pianura e la collina a sud-est di Parma sorge il borgo di Montechiarugolo. Articolato in cinque frazioni, mantiene pressoché inalterata la struttura medioevale e si organizza intorno al maestoso castello fondato presumibilmente intorno al X secolo ma la cui struttura attuale risale agli inizi del XV secolo. Il tour del castello comprende la visita dell’appartamento di rappresentanza (Salone delle feste, Camera di Mezzo, delle Sirene, dei Gatti), del loggiato quattrocentesco sull’Enza, della camera picta del Baglione e del camminamento di ronda sugli spalti. Il borgo racchiude numerose architetture religiose, tra le quali spicca la Chiesa di San Quintino, dalle forme bizantine all’esterno e classicheggianti all’interno, che custodisce pregevoli opere in terracotta e affreschi del Quattrocento. Degno di nota anche il Palazzo Civico, risalente alla fine del XVI secolo e oggi utilizzato per mostre temporanee.

COMPIANO

Sempre in provincia di Parma si trova Compiano, delizioso borgo medievale che, si dice, sia stato all’origine del titolo di “Principe” della famiglia reale di Monaco. Completamente circondato da mura (che offrono una bellissima passeggiata sulla Valle), è dominato dal millenario castello che si erge alle sue spalle. All’interno del maniero si possono visitare: la collezione Raimondi-Gambarotta, costituita da arredi e dipinti sei-settecenteschi lasciati in eredità dall’ultima proprietaria; il Museo Massonico, che raccoglie cimeli massonici perlopiù di derivazione anglosassone, francese, indiana ed italiana donati da Flaminio Musa; e il Museo Enogastronomico, in cui sono esposti materiali pubblicitari d’epoca, utensili antichi e attrezzi legati alle produzioni e conservazioni di alimenti locali. Oltre al castello, merita una visita anche la Chiesa di San Giovanni Battista, al cui interno si trovano elementi artistici e scultorei di notevole valore, come il Santo Crocifisso Miracoloso, scultura lignea risalente al XV secolo.

CASTELL’ARQUATO

Ubicato nella prima collina piacentina, Castell’Arquato è un borgo d’arte di rara bellezza. Passeggiando tra i suoi vicoli vi sembrerà di tornare indietro nel tempo. Colpisce il visitatore l’imponenza del suo centro monumentale, rappresentato dall’ampia piazza municipale (considerata una delle più belle d’Italia) posta nella parte alta del paese. Su di essa affacciano: la Rocca Viscontea, costruita nel 1342 per volere di Luchino Visconti, la cui funzione è stata esclusivamente militare; il Palazzo del Podestà, risalente alla seconda metà del XIII secolo, attualmente utilizzato per ospitare mostre di vario genere; e la Collegiata (con annesso museo), una delle chiese più antiche del territorio, già esistente nel 756. Tra le altre cose da vedere nel borgo si segnalano: il Museo Geologico G. Cortesi, che propone una mostra permanente di fossili rinvenuti nelle aree circostanti; e il Museo Luigi Illica, dedicato al celebre drammaturgo e librettista arquatese.

VIGOLENO

Posizionato tra Parma e Piacenza, Vigoleno è un borgo-castello dove tutto sembra un labirinto in cui non sai mai dove ti trovi, se nel borgo medievale o nel castello. L’imponente complesso fortificato, risalente al X secolo, è stato più volte distrutto e ricostruito. Negli anni Venti del secolo scorso la principessa Maria Ruspoli Gramont ne fece una sorta di cenacolo intellettuale. Tra le sue mura si sono avvicendati personaggi del calibro di Gabriele D’Annunzio, Max Ernst e Jean Cocteau. Dalla piazza principale, dove si trova la fontana cinquecentesca, andando verso est si raggiunge la Chiesa di San Giorgio, insigne architettura romanica tra le più rappresentative del territorio piacentino. Oltre al castello e alla Chiesa di San Giorgio, non va dimenticato il Museo degli Orsanti, che raccoglie testimonianze legate alla vita degli Orsanti, uomini coraggiosi, artisti musicanti e ammaestratori di animali che, partiti da Compiano, hanno viaggiato per il mondo portando nelle piazze i propri spettacoli.

BOBBIO

Infine, l’ultimo borgo in Emilia che può fregiarsi di questo prestigioso riconoscimento è Bobbio, le cui origini si perdono nei secoli e la cui storia è strettamente intrecciata a quella della famosissima Abbazia di San Colombano, che fu per tutto il Medioevo uno dei più importanti centri monastici d’Europa. Il complesso abbaziale comprende: la Basilica di San Colombano, impreziosita da affreschi eseguiti da Bernardino Lanzani e da un suo aiutante intorno agli anni 1527-1530; il Museo della Abbazia, in cui sono esposti reperti principalmente ritrovati durante scavi nelle zone circostanti; il Museo Collezione Mazzolini, che mostra uno spaccato dell’arte del secondo Novecento; e il Museo della Città, che si propone come un percorso didattico introduttivo alle altre istituzioni museali e alla città intera. Tra le altre cose da vedere a Bobbio citiamo: il famoso ponte Vecchio, detto anche Gobbo o del Diavolo per il particolare profilo ondulato e contorto; il Castello Malaspina, che domina la parte alta della città; e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di fondazione romanica.

Foto © Travel Emilia Romagna

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