Cosa vedere nei dintorni del nostro agriturismo? Ecco un’affascinante itinerario che vi guiderà alla scoperta dell’Appennino Modenese, tra i cui colli si nascondono numerosi motivi di interesse. L’itinerario è piuttosto lungo ma può essere percorso anche a tappe in base a ciò che si desidera visitare.
La prima tappa è la graziosa cittadina di Vignola, situata a poco più di 30 chilometri dal nostro agriturismo. Adagiata tra il fiume Panaro e le colline modenesi, questa località è famosa per la produzione di ciliegie, oltre che per aver dato i natali ad importanti personaggi della storia come Jacopo Barozzi, detto appunto il Vignola, e Ludovico Antonio Muratori. Il paese è dominato dalla Rocca, notevole esempio di fortezza quattrocentesca a pianta quadrata con torrioni agli angoli. All’interno spicca la piccola Cappella dei Contrari, un autentico gioiello per i suoi affreschi straordinariamente conservati. Da non perdere è anche l’elegante Palazzo Contrari-Boncompagni, dove si trova la meravigliosa scala elicoidale del Barozzi.
Lungo una strada secondaria, che si imbocca dal centro abitato di Vignola, si arriva al borgo di Castelvetro di Modena. Immerso tra dolci colline scandite da filari e tralci di vite, racchiude bellezze ambientali, storiche ed artistiche. Presenta un aspetto pittoresco, con un profilo caratterizzato dall’emergere di torri e campanili. Tra le cose da vedere si segnalano: la Chiesa Parrocchiale intitolata ai SS. Martiri Senesio e Teopompo, edificata a partire dal 1897 in stile neo-gotico; l’Acetaia Comunale, allestita nel Palazzo del Municipio; il Castello di Levizzano (nella frazione Levizzano Rangone), che ospita il Museo Rosso Graspa, dedicato alla storia e alla cultura del territorio; e il Santuario della Beata Vergine della Salute (nella frazione Puianello), meta di pellegrinaggi.
La tappa successiva è Pavullo nel Frignano, il principale centro della regione storica del Frignano. Ubicato sulle colline che dividono le valli dei fiumi Panaro e Secchia, è oggi una stazione climatica di soggiorno. Qui, oltre al nucleo abitativo originario, meritano una visita: l’ottocentesco Palazzo Ducale, attualmente utilizzato come sede di eventi espositivi e culturali; e la Casa Museo Covili, che offre una vera e propria immersione nell’universo di Gino Covili, pittore che ha fatto del paesaggio appenninico la scena primaria di un racconto ancestrale. Sulla strada che da Pavullo porta a Sestola si incontra il Castello di Montecuccolo, con l’annesso borgo medievale. Arroccato su una delle colline che circondano Pavullo nel Frignano, ospita importanti collezioni d’arte di artisti pavullesi e il Museo Naturalistico del Frignano, che mostra raccolte di minerali, erbe, piante ed animali del territorio.
A circa una ventina di chilometri dal Castello di Montecuccolo si trova Sestola, la più importante località turistica invernale della regione per via della vicinanza alla stazione sciistica del Monte Cimone. Il simbolo del paese è la Rocca, una delle fortificazioni di maggior importanza del territorio dell’Appennino Modenese. Nelle sue sale accoglie i Musei della Civiltà Montanara e degli Strumenti Musicali Meccanici e le mostre permanenti: Sale Teresina Burchi Reiter, soprano sestolese, i quattrocenteschi Affreschi di Roncoscaglia, Mostra del Castello e dei panorami e raccolta dei reperti archeologici. Fra le altre cose da vedere a Sestola ci sono: la Chiesa Parrocchiale di San Niccolò, risalente al XVII secolo; e la Chiesa della Madonna del Rosario, che, restaurata di recente, ha ritrovato l’antico splendore.
Rientra nel comprensorio sciistico del Monte Cimone anche Fanano, il più vasto comune dell’Appennino Modenese. Incastonato tra boschi di castagno, faggi e pini, è noto per la lavorazione della pietra arenaria da parte dei “picchiarini”, i maestri scalpellini locali. Il nucleo antico conserva ancora l’impianto medievale e si caratterizza per la presenza di un gran numero di testimonianze architettoniche del periodo romanico e rinascimentale come Palazzo Lardi e la Chiesa di San Silvestro. Nel centro di Fanano e nelle vicine frazioni si possono inoltre ammirare oltre 200 sculture realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo.
Tornando verso nord, si fa una breve deviazione per Verica, piccolo borgo che custodisce una delle pievi più antiche del Frignano, e si tocca poi Guiglia, l’ultima tappa dell’itinerario. Dalla collina su cui sorge, domina tutta la provincia di Modena regalando una vista mozzafiato sulle colline e la pianura sottostante. Non a caso è considerata il “balcone dell’Emilia”. Sul suo territorio si sviluppa gran parte del Parco dei Sassi di Roccamalatina, che tutela alcune spettacolari guglie rocciose. A Guiglia meritano una visita: il trecentesco Castello, sontuosa residenza estiva dei marchesi Montecuccoli; la Chiesa Parrocchiale, che custodisce dipinti forse attribuibili al Correggio; e la celebre Pieve di Trebbio, la cui fondazione viene attribuita a Matilde di Canossa nel XII secolo.
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