Cosa vedere a Reggio Emilia? Qui di seguito vi proponiamo una bella passeggiata in 10 tappe nel cuore della città emiliana.

PIAZZA SAN PROSPERO

La passeggiata inizia da Piazza San Prospero, anche nota come “piasa cèca” (piazza piccola) rispetto alla più grande Piazza Prampolini. Anticamente chiamata Piazza delle Erbe, e tuttora sede di mercato, è uno dei luoghi di ritrovo preferiti dai reggiani. La piazza è racchiusa da quinte neoclassiche e portici a nord e sud, dalle absidi della Cattedrale di Santa Maria Assunta a ovest e dalla mole della Basilica di San Prospero (da cui prende l’attuale nome), che qui troneggia con la sua facciata barocca e l’incompiuto campanile a pianta ottagonale. Sul sagrato della basilica, che occupa buona parte della piazza, sono collocate sei statue di leoni scolpite in marmo rosso di Verona dallo scultore reggiano Gaspare Bigi agli inizi del XVI secolo.

PIAZZA PRAMPOLINI

La seconda tappa è Piazza Prampolini (popolarmente definita “piazza grande”), che da Piazza San Prospero si raggiunge percorrendo il suggestivo passaggio cosiddetto “sotto Broletto”. Dedicata al politico reggiano Camillo Prampolini (uno dei fondatori del PSI e dei protagonisti del riformismo italiano tra Otto e Novecento), è il cuore pulsante della città. Qui si concentrano gli edifici simboli della vita religiosa e politica di Reggio Emilia. Su di essa si affacciano infatti: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di origine romanica; il Battistero di San Giovanni Battista, risalente all’XI secolo; il Palazzo del Comune con la Sala del Tricolore; la Torre del Bordello, oggi punto panoramico; il Palazzo del Podestà con la Torre dell’Orologio; e il Palazzo delle Notarie. All’estremità nord della piazza si può ammirare la statua del Crostolo, proveniente dalla Villa Ducale di Rivalta.

CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA

In Piazza Prampolini merita senza dubbio una visita la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Costruita su un’antica costruzione romana intorno all’857, ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Mescola lo stile romanico con rifacimenti di origine quattrocentesca, sconfinando persino nell’arte contemporanea. All’esterno la torre posta sulla facciata è impreziosita dalla statua cinquecentesca della Madonna col Bambino con i coniugi Fiordibelli (benefattori) in lastre di rame a sbalzo dorato, capolavoro assoluto di arte orafa eseguito dall’artista reggiano Bartolomeo Spani. Tra le innumerevoli opere d’arte che ne arricchiscono l’interno spicca la pala d’altare con la Madonna Assunta e i santi Pietro apostolo e Girolamo attribuita a Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (1625-1626).

SALA E MUSEO DEL TRICOLORE

Per la quarta tappa rimaniamo su Piazza Prampolini. All’interno del Palazzo del Comune si trova la Sala del Tricolore, dove il 7 gennaio del 1797 si riunirono i rappresentanti delle città libere di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara per proclamare la Repubblica Cispadana, adottando il vessillo nei tre colori verde-bianco-rosso assunti poi nel 1848 come bandiera nazionale. La storica sala oggi è la sede del Consiglio Comunale ed è visitabile. Di fronte alla Sala del Tricolore è possibile visitare l’omonimo museo, che raccoglie un gran numero di documenti e cimeli relativi alla storia della bandiera italiana, oltre all’importante nucleo di opere contemporanee del progetto “Novanta artisti per una bandiera”. Ampio spazio è dedicato anche alla storia delle vicende politiche di Reggio Emilia.

PIAZZE DEI TEATRI

Nella grande area formata da Piazza della Vittoria e Piazza Martiri del 7 Luglio si trovano ben tre teatri, ciascuno fortemente caratterizzato sia architettonicamente sia per il tipo di programmazione. Il primo, il Teatro Municipale intitolato al grande attore reggiano Romolo Valli, è uno spettacolo nello spettacolo anche per la magnificenza del decoro e dell’arredo. Inaugurato nel 1857, ospita annualmente una prestigiosa stagione lirica e concertistica oltre ad una ricca rappresentazione di balletti. Il secondo, il Teatro dedicato a Ludovico Ariosto, fu eretto nel 1878 ed ospita principalmente allestimenti di prosa. Il terzo, il Teatro intitolato a Cesare Zavattini (ma più comunemente conosciuto come Teatro Cavallerizza), è uno spazio a configurazione variabile, destinato allo spettacolo moderno e di ricerca.

PALAZZO DEI MUSEI

Su Piazza Martiri del 7 Luglio affaccia anche l’imperdibile Palazzo dei Musei, la sede principale dei Musei Civici di Reggio Emilia. Ospitato in un ex convento francescano, riunisce raccolte e collezioni riferibili all’archeologia (Mosaici romani, Museo Chierici di Paletnologia, Portico dei Marmi-sezione romana, Museo di Regium Lepidi), all’etnografia, alla storia dell’arte (Galleria dei Marmi-sezione medievale, Mosaici medievali), alla storia naturale (Museo Spallanzani, Raccolte zoologiche, anatomiche, botaniche, geo-mineralogiche e paleontologiche) e alla storia della città. Sulla facciata di Via Secchi spicca l’opera “Curiosa Meravigliosa”, un monumentale fotomosaico raffigurante un pavone realizzato dall’artista catalano Joan Fontcuberta.

BASILICA DELLA BEATA VERGINE DELLA GHIARA

La settima tappa è la Basilica della Beata Vergine della Ghiara, uno fra i più artistici santuari mariani d’Italia. Situata lungo l’antico corso della Ghiara, oggi Corso Garibaldi, fu eretta a cavallo tra XVI e XVII secolo grazie alle offerte dei fedeli a seguito di un miracolo avvenuto il 29 aprile 1596 a favore di un ragazzo sordomuto, un certo Marchino da Castelnovo Monti, che avrebbe riavuto l’uso della parola e dell’udito dopo aver pregato davanti a un’immagine della Vergine che sorgeva nella zona. Peculiarità della basilica è lo straordinario ciclo di affreschi e pale d’altare eseguiti dai migliori artisti del Seicento emiliano, tra cui Ludovico Carracci, Lionello Spada, Alessandro Tiarini, Carlo Bonomi, Luca Ferrari e il Guercino, che per la Ghiara dipinse una meravigliosa Crocefissione di Cristo.

PIAZZA FONTANESI

La passeggiata prosegue in Piazza Antonio Fontanesi, una delle più caratteristiche piazze del centro storico di Reggio Emilia nonché il luogo perfetto per una sosta ristoratrice. Alberata e abbracciata dai portici, con i suoi tanti locali e negozi di salumeria, accoglie gli incontri, le chiacchiere e le cene dei reggiani. Nacque nella seconda metà del XVIII secolo in seguito alla demolizione dell’isolato che ne occupava l’area, su cui sorgevano alcune abitazioni, il convento e la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Nella piazza si segnalano (al numero 8) la bella loggia della casa del pittore reggiano Gaetano Chierici e (all’altezza del numero 7) un dipinto raffigurante la Madonna con Bambino e santi, risalente al XIX secolo.

CHIOSTRI DI SAN PIETRO

La tappa successiva è il complesso monumentale dei Chiostri di San Pietro, ubicato lungo Via Emilia San Pietro. Ex monastero cinquecentesco utilizzato nei secoli nei modi più disparati, l’edificio si dispone attorno a due chiostri: uno più piccolo, realizzato tra il 1524 e il 1525 da Bartolomeo Spani, che costituisce un esempio di piena aderenza ai canoni rinascimentali; e uno più grande, realizzato circa sessanta anni dopo da Prospero e Francesco Pacchioni, che presenta un aspetto tardo manierista di grande impatto. Visitabili durante tutto l’anno, i chiostri attualmente ospitano attività permanenti, sia di carattere culturale sia di innovazione tecnologica e sociale.

GROMAE LOCUS

Sempre lungo Via Emilia San Pietro si trova l’ultima tappa. All’altezza dei civici 7-9 si può osservare una targa commemorativa che indica il Gromae Locus, ossia il punto esatto da cui ha avuto origine la costruzione della città, tra il 187 e il 185 a.C. Qui infatti i romani posarono la “groma”, l’asta di legno utilizzata dal mensor o agrimensor legionis per tracciare i due assi principali del nuovo insediamento: il decumano massimo, che corrisponde alla Via Emilia che va da Piacenza a Rimini; e il cardo, che invece coincide con l’odierna Via Roma.

Foto SALA E MUSEO DEL TRICOLORE © Italoblog – Italo Treno | PALAZZO DEI MUSEI © Musei Civici di Reggio Emilia | BASILICA DELLA BEATA VERGINE DELLA GHIARA © Musei Civici di Reggio Emilia | PIAZZA FONTANESI © Comune di Reggio Emilia | CHIOSTRI DI SAN PIETRO © Chiostri di San Pietro | GROMAE LOCUS © Italoblog

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